Acetone

Cos'è l'acetone

Quello che comunemente viene definito come acetone, è noto in medicina come acetonemia o chetonemia. Bene chiarire sin da subito che non si parla di una malattia, ma di una spia che indica la presenza di una patologia. L'organismo produce l'acetone nel momento in cui ha pochi zuccheri

Quando questa dinamica è limitata, l'acetonemia non genera malesseri. È il caso dei neonati, i quali possono accusare questo sintomo, poiché consumano latte contenente più grassi che zuccheri, ma solo quando la produzione di acetone è eccessiva.

Cause dell'acetone

La produzione di acetone colpisce soprattutto i bambini, questo perché durante la prima e la seconda infanzia fegato e muscoli non riescono a gestire gli zuccheri in maniera ottimale: solo poche ore di digiuno possono mettere il corpo a rischio riserva.

I fattori di rischio sono:

età (fra i 2 e i 4 anni l'apice dell'incidenza)
magrezza
ansia

Sintomi dell'acetone


L'acetone si manifesta generalmente con:

vomito copioso
inappetenza
stanchezza e sonnolenza
alitosi
irritabilità
lingua biancastra
dolori all'addome
febbre
pallore
mal di testa

Quando il caso è particolarmente grave possono insorgere convulsioni.

Rimedi all'acetone

L'acetone ha evoluzione rapida. Generalmente si risolve in pochi giorni. La cura prevede la gestione della dieta soprattutto nelle prime 48 ore dall'insorgenza del malessere.  

 In tal senso è sconsigliato far assumere al paziente alimenti grassi come cioccolato, fritti, carni grasse, burro, latte.

La terapia può prevedere farmaci in grado di riequilibrare la perdita di liquidi e elettroliti.
La diagnosi di acetonemia può avvenire tramite kit disponibili in farmacia. Si tratta di una striscia che immersa nelle urine cambia colore a seconda della presenza o meno del problema. La striscia dal giallo diventa rosa in condizione di normalità, mentre assume colore tendente al viola se sussiste acetonemia.