L’acqua ricca di calcio non fa venire la calcolosi, vero o falso?
Anche secondo l’Istituto Superiore della Sanità è sbagliato pensare che bere l’acqua del rubinetto, anche quella con un elevato residuo fisso, ossia ricca di sali di calcio e magnesio, possa favorire la formazione di calcoli renali.
Quindi è “vero”: la concentrazione di calcio presente nell’acqua potabile di casa non provoca un aumento di calcoli renali.
Come si formano quindi i calcoli?
La formazione dei calcoli, per buona parte costituiti da ossalato di calcio, è conseguente spesso a una predisposizione individuale o familiare, quindi il rischio è più elevato se ci sono in famiglia altre persone che ne soffrono.
Quando è presente una predisposizione è fondamentale bere molto e durante tutto l'arco della giornata, senza porsi il problema che il carbonato di calcio dell'acqua del rubinetto possa favorire la formazione di calcoli.
Anzi, è stato più volte dimostrato che le acque minerali ricche di calcio sono utili nella prevenzione della calcolosi renale mentre, una dieta povera di calcio può incrementare il rischio di sviluppare tale disturbo.
Prevenzione
L’aspetto realmente importante è la quantità totale di liquidi che si assumono nell'arco della giornata, che deve essere abbastanza per consentire una buona diluizione delle urine.
Quindi, se si è soggetti a un’abbondante sudorazione, la quantità di liquidi da assumere dovrà essere maggiore per compensare i liquidi persi, prevenire la concentrazione delle urine e quindi la successiva formazione di calcoli.
Come mangiamo è altrettanto importante, sono infatti considerati fattori di rischio l’eccessivo consumo di sale e di proteine animali.
Una alimentazione equilibrata, con il giusto apporto di proteine animali e un basso contenuto di sodio, svolge quindi un ruolo protettivo per l’organismo.
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