La dermatite seborroica (o eczema seborroico)
E' probabilmente la dermatosi più frequente in tutto il mondo e in tutte le razze e colpisce la popolazione generale con un’incidenza superiore al 2%, indifferentemente in entrambi i sessi con lieve prevalenza nel sesso maschile. Sono colpiti anche i neonati dal primo al sesto mese e i soggetti adulti dopo l’epoca della pubertà.
I fattori che determinano l'insorgenza della dermatite seborroica sono molti e diversi: fattori genetici, nervosi e alterazioni della composizione e della quantità di sebo.
L’aumentata produzione sebacea è conseguenza dell’effetto degli ormoni androgeni che stimolano la ghiandola sebacea a produrre sebo. Un’aumentata produzione di sebo è causa innanzitutto dei capelli grassi, problema molto frequente negli adolescenti e nei giovani adulti. La colonizzazione del cuoio capelluto da parte della Malassezia: la malassezia (o Pytirosporum ovale) è un lievito liofilo, normalmente presente in piccole quantità sulla cute, che trova nella seborrea (eccessiva presenza di sebo) il suo habitat ideale. Gli stress emotivi, i fattori climatici (maggiore incidenza in inverno e in clima umido), le turbe nutrizionali (alcolismo), l'immunodepressione, ecc, sembrano essere inoltre condizioni favorenti lo sviluppo della dermatite seborroica nei soggetti predisposti.
La malattia si manifesta con chiazze eritematose a sfumatura giallastra ricoperte da squame grosse, untuose, facilmente distaccabili. Il prurito è di solito localizzato alle lesioni del cuoio capelluto e delle regioni retroauricolari. Le lesioni si localizzano nelle aree seborroiche: cuoio capelluto, volto (pieghe nasali), gabella (rughe verticali tra le sopracciglia), regioni retroauricolari, aree mediotoraciche e interscapolari.
A livello del volto le lesioni possono estendersi assumendo un aspetto “a farfalla” tale da ricordare un lupus eritematoso.
IL CONSIGLIO DEL FARMACISTA
I trattamenti vanno scelti tenendo conto, se possibile, della causa scatenante, cercando di evitarla o di tenerla sotto controllo e devono comunque ridurre la colonizzazione del Pitirosporum ovale.
Ecco quindi qualche consiglio pratico:
- evitare i lavaggi troppo frequenti del viso e del corpo con saponi aggressivi della pelle che determinerebbero come effetto indesiderato una ipersecrezione sebacea.
- Programmare, durante la giornata, una controllata esposizione solare con adeguati filtri protettivi. I raggi UV determinano infatti un riduzione del sebo in eccesso.
- Possono essere consigliate creme emollienti contenenti urea al 5% o acido salicilico all’1% per facilitare il distacco delle croste in caso di localizzazione al cuoio capelluto:
- Possono risultare utili bagni con prodotti emollienti;
- Può giovare un trattamento locale con farmaci antimicotici, contenenti ciclopiroxolamina, bifonazolo, imidazolici o ketoconazolo.
- L’uso di prodotti a base di cortisone deve essere effettuato solo nei casi consigliati dal medico e per periodi limitati.
Nei bambini, quando la dermatite seborroica si localizza al cuoio capelluto, è sufficiente applicare ogni sera un baby oil contenente vitamina E che aiuta il distacco delle croste che non vanno mai strofinate o asportate in modo energico.
Nella dermatite seborroica del bambino non devono mai essere praticate terapie sistemiche e la fototerapia.