Meduse
Sebbene siano tra le creature marine più affascinanti, le meduse sono il terrore di molti bagnanti, che prima di tuffarsi in acqua, temono la loro apparizione.
Entrare in contatto accidentalmente con i loro lunghi tentacoli, infatti, può essere un’esperienza davvero spiacevole e dolorosa, mentre si fa il bagno.
L’unico modo per evitarle è guardare il mare: se ci sono, di solito si vedono.
Riconoscerle è facile: sembrano polipi rovesciati, gelatinosi. Hanno movimenti lenti e sinuosi e lunghissimi filamenti trasparenti.
Quello che molti non sanno, è che le meduse non attaccano, non mordono e non pungono… ma siamo noi che andiamo loro addosso o semplicemente ne sfioriamo i tentacoli urticanti.
Per fortuna, nei Mari italiani non sono presenti specie velenose, come alcune tropicali anche letali, eppure, a causa dell’innalzamento delle temperature e della salinità marina, è incrementata notevolmente la diffusione di meduse nelle nostre acque e, di conseguenza, la probabilità di fare spiacevoli incontri “troppo ravvicinati”.
Che cosa succede quando si entra in contatto con una medusa?
Semplicemente sfiorandole, le capsule di cui sono dotati i loro filamenti, chiamate cnidocisti, rilasciano una sostanza irritante, una miscela di tre proteine: una paralizzante, una infiammatoria e una neurotossica
Per questo motivo, si scatena un’immediata reazione cutanea, che localmente comporta:
• Bruciore e dolore molto intenso
• Striature rosse simili a frustate
• Piccole bollicine in rilievo
• Prurito
E in casi rarissimi:
• Pallore
• Nausea
• Vomito
• Crampi
• Shock anafilattico
Ecco cosa fare:
1. Mantenere la calma, respirare normalmente e uscire subito dall’acqua.
2. Lavare subito la parte colpita con acqua di mare. Il sale contenuto al suo interno, diluisce la concentrazione delle tossine irritanti e impedisce alle vescicole di medusa rimaste attaccate sulla pelle, di scoppiare e di liberare altre sostanze tossiche.
Non utilizzare assolutamente acqua dolce che, al contrario, favorisce il rilascio di liquidi urticanti non ancora penetrati.
3. Rimuovere con il lavaggio, eventuali residui di tentacoli. Qualora permanessero componenti di medusa incastrati alla cute, estrarli aiutandosi con una pinzetta o una tessera rigida.
4. In caso di prurito, anche se forte, non grattarsi, per evitare che l’infiammazione si diffonda.
5. Applicare un gel astringente al cloruro di alluminio che ha un effetto rapido, mentre sono sconsigliabili disinfezioni a base di ammoniaca, alcool e aceto.
6. Consigliato, in seguito, l’uso di una pomata antistaminica e, se necessario, di analgesici per bocca.
7. Non prendere il sole sulla zona lesa, tenerla coperta da indumenti e usare una protezione solare a schermo totale, fino a completa guarigione, che di solito avviene entro due settimane.
8. In caso di reazione cutanea molto estesa, rivolgersi al medico.
E tu… come ti difendi dalle meduse? Raccontaci la tua esperienza o se necessiti di ulteriori informazioni sull’argomento, contattaci… lo staff della Farmacia Zorzi è a tua disposizione!