Un piatto di pasta al giorno migliora la dieta

Un piatto di pasta al giorno migliora la dieta
16 Dic

La pasta viene spesso tacciata di essere un alimento troppo pesante per una dieta equilibrata e non viene sempre vista come un alimento sano: nulla di più sbagliato, ciò che può dare effetti indesiderati sulla forma fisica e sulla salute del nostro corpo è l’eccesso nell’assunzione della pasta, ma non una sua regolare e costante presenza a tavola, durante la settimana.

Un piatto di pasta al giorno (da 60 a 90 grammi, valori che un nutrizionista può definire meglio), oltre ad avere un importante potere saziante, può apportare al nostro organismo la giusta quantità di carboidrati, che sono la nostra fonte principale di energia, importanti per il corretto svolgimento delle funzioni energetiche del cervello, dei globuli rossi e per il tessuto nervoso.

Glucosio

I carboidrati vengono assorbiti sotto forma di glucosio, che viene poi immagazzinato, grazie all’insulina, nel fegato e nei muscoli, dove resta pronto per l’uso in caso di necessità.

È molto importante tenere i livelli di glucosio nel sangue (glicemia) costanti, scongiurando così una eventuale carenza (ipoglicemia). È importante ricordare anche quanto un eccesso (iperglicemia) che porta a una produzione di insulina maggiore, possa causare danni vascolari.

Triptofano: energia e buon umore

Un corpo sano ha anche una mente sana e piena di energie e, a tal proposito, per recuperare forza e benessere, esistono cibi che stimolano la produzione di sostanze che portano buonumore.

Il Triptofano, presente nella pasta, migliora memoria e concentrazione, oltre ad essere uno stimolatore della produzione di serotonina, l’ormone che regola il nostro umore.

Il triptofano è capace di ridurre anche lo stress, ed è presente in tutti quegli alimenti ricchi di vitamine del gruppo B, di carboidrati e di ferro.

Gli studi

Un altro effetto positivo, sul nostro corpo e sulla nostra mente, viene dato dalle alimentazioni con un alto apporto di carboidrati buoni: pur tenendo sempre conto della giusta misura con la quale assumerli, una ricerca dell’Università di Sidney, ha evidenziato che le alimentazioni a basso contenuto proteico e ad alto contenuto di carboidrati hanno effetti protettivi per il cervello, con ottimi benefici sulla longevità.

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